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Turbo doppio stadio

Turbo

Come funziona un turbo doppio stadio? Quali benefici porta rispetto ad un turbocompressore o ad un compressore volumetrico? La sovralimentazione è una coperta corta, avere potenza ai bassi regimi con un compressore volumetrico o agli alti regimi con un turbocompressore? La soluzione è il turbo doppio stadio.

Lancia Delta con turbo doppio stadio

Ad onor del vero e dell’ingegneria italiana, non possiamo parlare di doppio stadio se non citiamo la Lancia Delta S4. L’acronimo sta per sovralimentazione e quattro ruote motrici. Fu introdotta dalla Lancia nei tempi d’oro del rally. La Lancia fu l’unico casa a vincere 6 titoli mondiali consecutivi tra il 1987 e il 1993. La grande rivoluzione dell’S4 fu l’uso di due sistemi di sovralimentazione, un volumetrico e un turbo. Il compressore volumetrico spingeva dai bassi regimi fino al momento in cui il turbocompressore non entrava in pressione.

I risultati furono eclatanti, quasi 500 cv da un motore 1.800 cc, portati negli anni successivi a 600 cv. L’S4 fu prodotta per l’utilizzo stradale, ma fu studiata per i rally. Il regolamento di allora prevedeva che per partecipare ai rally, la vettura doveva essere stata venduta per l’ uso stradale in almeno 200 esemplari. La Lancia ne produsse giusto 200, li mise sul mercato e fu così in grado di iscrivere l’S4 ai rally. La versione stradale aveva “solo” 250 cv. Attualmente la valutazione per un S4 sfiora i 100 mila €.

Delta Martini

Tipologie di turbo doppio stadio

Sono entrate in commercio diverse auto che vantano il turbo doppio stadio, la prima è stata la BMW 535d come anche la Saab 93. Questo tipo di doppio stadio funziona diversamente da quello della Delta S4, non c’è un compressore volumetrico accoppiato al turbo, ma due turbocompressori, di diverse grandezze, che lavorano in parallelo. Il turbo più piccolo, che riesce a comprimere l’aria già dai regimi più bassi, inizia la sua spinta che dura fino al regime di entrata in pressione del turbo più grande. Il passaggio avviene grazie ad una valvola che seleziona da quale turbina prendere aria. Durante questa fase intermedia il motore riceve aria da entrambe le turbine per evitare buchi di potenza dovuti all’azione della valvola di selezione.

Il risultato è una potenza eccezionale con un erogazione regolare e sempre pronta, a tutto vantaggio del piacere di guida e della fruibilità della vettura. C’è da segnalare che il motore della Saab 93 è un motore Fiat a tutti gli effetti, cioè un Mjet con turbo doppio stadio.
Al momento non ci sono vetture benzina con questo sistema, a parte l’S4. Il mercato attuale dell’auto privilegia la ricerca, per fattori commerciali, sulle auto diesel.

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